Io, Agostino, soprattutto cristiano

Monologo teatrale a Modena

Roma
17/03/2019 - 01/01/0001

Io, Agostino, soprattutto cristiano

Io, Agostino, soprattutto cristiano

da le Confessioni di Sant’Agostino

Monologo teatrale di e con Jim Graziano Maglia

 

Domenica 17 Marzo 2019, ore 16,30

Chiesa Sant’Agostino piazza Sant’Agostino Modena

 

Il progetto drammaturgico (1^ naz. Giornate Catulliane di Sirmione, BS, 1994, giunto al 25° anno di repliche), è tratto dallo straordinario libro de “Le Confessioni” di S. Agostino che sono una sorta di lunga lettera a Dio, nella quale l’autore tratta tutto ciò che lo riguarda. I fatti della sua vita, i misteri della Grazia, l’interpretazione della Scrittura e così via. Le Confessioni diventano perciò autobiografia, filosofia, teologia, mistica e poesia insieme. In esse, non c’è la sola confessione dei peccati, ma tutta l’opera abbraccia tre dimensioni della vita di Agostino: il passato, il presente e il futuro. La nota dominante è la Lode e come spiga Agostino, c’è una duplice confessione: ”la confessio laudis e la confessio peccatorum”; confessare i propri peccati è già un lodare Dio. Nelle Confessioni, Agostino narra se stesso e la sua conversione alla Fede, al servizio di Dio, e furono scritte come un libro di rivelazione spirituale. Tali lo sono in realtà, poiché si tocca con mano il fremito della preghiera, quello delle suppliche, dei dubbi, delle attese, delle “contestazioni”, delle rivelazioni. Una specie di “esame di coscienza pubblico”, un bisogno di purificazione continua, di ricerca della Verità e della Fede in Dio. Un modello di vita “Santa”, a cui guardare e tendere. Vi è inoltre la presenza insostituibile di sua madre S. Monica, che si “staglia” in tutta la Sua grandezza e che tanto fece e si adoperò per la conversione “totale” di suo figlio Agostino. In questo monologo, “IO, AGOSTINO, SOPRATTUTTO CRISTIANO”, si pone il “focus” sui due punti centrali. Uno riguardane la ricerca (assai tribolata) della conversione, di alcuni fatti e di personaggi salienti. L’altro (con “scena” – battesimo), sull’avvenuta conversione (ancora con qualche “resistenza”), “facitata”  da S. Monica, sua  madre a sua volta ricordata con uno struggente ricordo. Agostino nel superare il manicheismo del tempo che professava un dualismo “bene/male”, diventa il sapiente teologo che unisce l’ardente desiderio di CAPIRE attraverso la FEDE, il senso vivo del MISTERO  e l’orientamento costante della SCIENZA alla CARITA’. Il suo pensiero diventa via via  e sempre più  quello del nostro vivere quotidiano, sino a porsi come un “ideale base” (di ripartenza?), per rafforzare la Fede e l’Amore a Dio. Di conseguenza pure il monologo parateatrale qui presentato, diventa come una lunga preghiera, densa di parole di amore e di invocazione unicamente rivolte a DIO,UNICO BENE SUPREMO e SUPERIORE. Ecco allora l’Agostino sempre attuale, con il suo pensiero, con i suoi insegnamenti e con la sua umiltà cristiana. Ecco in una parola, tutta la sua riconosciuta universalità.

 

Le parole non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri

Sant’Agostino

 

Il ricavato contribuirà a finanziare il progetto di ricerca “Correggere la mutazione nella distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss mediante la tecnica CRISPR/Cas9”.

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