"Chiavenna Landi. La Parrocchia e gli Agostiniani"

Pubblicazione sulla presenza agostiniana a Chiavenna Landi

"Chiavenna Landi. La Parrocchia e gli Agostiniani"

D. PONZINI - A. TROMBA - S. PIGHI - S. CHIESA, Chiavenna Landi. La parrocchia e gli Agostiniani, 2013, pp. 362.

 

Quest'anno 2013 ricorre il 500° anniversario della fondazione della chiesa e del Convento di Chiavenna Landi da parte degli Eremitani di S. Agostino, per iniziativa e merito del benefattore Giacomo Pallavicino di Scipione che, come riporta un'iscrizione situata sul lato destro della Chiesa, nel 1513 la dotò di tutto il necessario. Si è pertanto pensato di catalogare e studiare l'archivio parrocchiale alla ricerca di notizie su Chiavenna Landi, sugli avvenimenti significativi e sulle persone che ne furono protagoniste. Si è cercato di capire com'era la chiesa parrocchiale prima del 1513, di conoscere l'andamento e la consistenza della popolazione, di verificare le attività, le località e quali e quanti fossero gli Eremitani che abitarono per primi il convento dedicato all'Annunciata. La chiesa vecchia aveva il titolo della Natività di Maria.

Dall'Archivio non è risultato alcun nome dei padri Agostiniani, né cosa facessero, né come vivessero. Fortunatamente, per merito dell'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio, in modo particolare di Mons. Domenico Ponzini (a lui si deve praticamente tutto il lavoro di questa pubblicazione) e dell'impegno di Susanna Pighi, che si è recata presso l'Archivio di Stato di Parma e vi ha reperito fascicoli abbastanza copiosi sul 'Convento della SS.ma Annunciata di Chiavenna Landa', siamo giunti a conoscere i nomi dei primi e degli ultimi Padri, i beni in dotazione e persino le suppellettili che erano nel convento e la motivazione ufficiale della soppressione. Nel presente volume vengono riportate le relazioni di alcuni parroci dell'800 e un elenco il più completo possibile dei Parroci e Sacerdoti che qui hanno svolto il loro ministero. Completano il volume gli ultimi cinque capitoli dedicati rispettivamente a Dipinti e sculture, Decorazioni e stucchi, Strumenti liturgici e canto, Arredi e suppellettili e descrizione essenziale dell'Archivio Parrocchiale (dall'Introduzione).

 

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