Novità in libreria
Carte Agostiniane Viterbesi
Carte agostiniane viterbesi: il fondo della SS. Trinità (secoli 13.-14.), a cura di Antonella Mazzon, Subsidia Augustiniana Italica II.6, Roma: Centro Culturale Agostiniano, 2014. XXXIII, pp. 553; 24 cm. ISBN 978-88-909654-0-1
Questo volume è il frutto di un progetto più ampio che prevede l’edizione completa dei documenti del convento della SS. Trinità di Viterbo, conservati negli archivi e biblioteche viterbesi, e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico agostiniano della Tuscia viterbese dove l’Ordine degli Eremitani di S. Agostino è presente da oltre 750 anni. Tra le altre pubblicazioni che hanno visto la luce nell’ambito del progetto ricordiamo: Sub Regula Augustini. Il ciclo pittorico del chiostro della Santissima Trinità di Viterbo, a cura di E. Bentivoglio, C. Di Fazio, R. Ronzani, R. Saccarello,Viterbo 2008; Giacomo da Viterbo al tempo di Bonifacio VIII. Studi per il VII centenario della morte, a cura di P. Giustiniani e G. Tavolaro, Roma 2011 (SAI n. 2); Egidio da Viterbo, Orazioni per il Concilio Lateranense V, a cura di F. Troncarelli, G. Troncarelli, M.P. Saci,A. Lombardi, R. Ronzani, Roma 2012 (SAI n. 5). Tra le giornate di studio e i convegni celebrati negli ultimi anni, è stato particolarmente importante per il suo carattere internazionale il convegno Egidio da Viterbo cardinale agostiniano tra Roma e l’Europa del Rinascimento, svoltosi a Viterbo (Cenobio agostiniano della Santissima Trinità) e a Roma (Istituto Storico Italiano per il Medioevo) rispettivamente nei giorni 22-23 e 26-28 settembre 2012. Gli atti del convegno, organizzato dal Centro Culturale Agostiniano onlus e dall’associazione “Roma nel Rinascimento”, con il Patrocinio di enti accademici, ecclesiastici e pubblici e con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sono stati editati nel volume Egidio da Viterbo cardinale agostiniano tra Roma e l’Europa del Rinascimento. Atti del convegno, Viterbo 22-23 settembre 2012/Roma, 26-28 settembre 2012, a cura di M. Chiabò - R. Ronzani - A.M. Vitale, Roma 2013 (RR Inedita 59, saggi).
Premessa
La pubblicazione delle più antiche carte del Convento Eremitano della SS. Trinità di Viterbo, realizzata grazie alla collaborazione tra il Centro di studi agostiniani della Provincia Italiana e la Comunità agostiniana di Viterbo, rappresenta un momento significativo per la Biblioteca Comunale degli Ardenti, sede di conservazione del fondo diplomatico, e per la stessa città di Viterbo. Il fondo di maggior valore conservato nella Biblioteca è costituito dall’Archivio Storico del Comune di Viterbo: il diplomatico comprende ben 4148 pergamene, eterogenee per forma e contenuto. Di tutto questo materiale esiste un catalogo (Catalogo delle pergamene sciolte), in cui i documenti sono elencati, in ordine cronologico, a seconda della provenienza. Per il fondo proveniente dalla Trinità i numeri vanno dal 3512 al 3830.
Vogliamo accompagnare l’uscita del presente volume con l’augurio che ad esso ne seguano altri, relativi ai fondi propriamente viterbesi ma anche ai fondi pergamenacei di altri conventi sorti e gestiti dagli Ordini Mendicanti nella Sabina e nella Tuscia laziale. Manca a tutt’oggi un rilevamento sistematico delle loro fondazioni, in relazione alla documentazione attualmente conservata e, in generale, uno sguardo d’insieme alla loro presenza nel Lazio.
Giovanni Battista Sguario, Direttore Biblioteca Consorziale Viterbo
Criteri di edizione
Le pergamene della SS. Trinità, allo stato attuale, sono conservate all’interno di una grande scatola di latta, e non hanno subito alcuna forma di intervento di restauro, tanto che risultano ancora piegate su loro stesse - e la piegatura naturalmente non facilita la lettura del testo - e solo quelle più piccole e di contenute dimensioni si presentano stese. Molte sono danneggiate da fori e rosicature, che in alcuni casi compromettono la lettura del documento, altre presentano scrittura evanita o poco chiara anche a causa delle macchie e dell’inchiostro slavato, motivo per cui, in alcuni casi, è risultato difficile poter rendere il testo del documento o comunque apportare le corrette integrazioni.
Ad ogni documento è stato assegnato un numero progressivo, a cui segue la datatio chronica e topica, il regesto, il riferimento alla numerazione dell’inventario del fondo diplomatico e la relativa bibliografia, a seguire la trascrizione interpretativa con relative note storiche e paleografiche.
Buona parte delle pergamene presentano delle note dorsali quasi completamente abrase, contenenti dei brevi sunti del documento stesso, che sembrano appartenere ad una mano del XV secolo, fatto questo che fa supporre che sia stato fatto un primo riordinamento dell’archivio quando esso era ancora conservato all’interno del convento. Su queste note abrase sono state sovrascritte altre note molto tarde (da mani del XIX secolo) e molte di esse presentano appunti di carattere personale.
La curatrice
Antonella Mazzon si è laureata in agiografia presso l’Università di Padova e ha conseguito il diploma della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Venezia. Si è specializzata all’Università di Cassino in Conservazione dei beni archivistici e librari della civiltà medievale, occupandosi nello specifico della documentazione dei conventi romani nei secoli XIII-XIV. Nell’ambito del dottorato in “Società, politica e culture dal tardo Medioevo all’Età Contemporanea” della Sapienza - Università di Roma sta attualmente svolgendo una ricerca sul convento eremitano romano di S. Agostino nel XV secolo.
Ha pubblicato: Manoscritti agiografici latini conservati a Padova. Biblioteche Antoniana, Civica ed Universitaria (Firenze, Sismel - Edizioni del Galluzzo, 2003), e curato il volume Scritti per Isa. Raccolta di studi offerti a Isa Lori Sanfilippo, Roma, Istituto storico italiano per il medio evo, 2008 (Nuovi Studi Storici, 76). Numerosi suoi saggi di argomento agostiniano sono apparsi in riviste specialistiche.